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Osservando l’Arcano XIII dei Tarocchi, lo scheletro che miete il tempo della vita, ci si accorge che il soggetto, con la tecnica chirurgica della falce, si spoglia, non è più persona, maschera dei piccoli oggetti a cui è legato, ma finalmente corpo nudo.
Venerdì 24 Ottobre, alle 18.30, al Cafè de la Paix di Bologna (via Collegio di Spagna 5/b) Elisa Campagnaro inaugura “Tredici”, rappresentazione di un dialogo visivo costruito attraverso l'autoritratto, fotografico e filmato.
La mostra, curata da Tomaso Mario
Bolis e Sandro Malossini per l’associazione culturale Felsina Factory, è una
rigorosa indagine condotta su alcuni aspetti fondamentali del processo
interiore che, coinvolgendo corpo e psiche, parla di conflitto emotivo, di malattia,
di accettazione, di consapevolezza.
Elisa Campagnaro ha costruito questo progetto partendo dal metodo inventato
dall’artista Cristina Nuñez (The self portrait Experience®; http://cristinanunez.com/; http://selfportrait-experience.com/). Con questo metodo
l’autoritrattista entra a contatto con la propria interiorità nel momento dello
scatto e scatena il processo creativo che sta nel cuore di ognuno di noi e da
cui attingiamo in modo più o meno
consapevole per ogni forma di espressività. Il rapporto con il mondo è
collegato naturalmente con il modo di rappresentarlo e di rappresentare noi
stessi in relazione ad esso.
La vita inconscia non deve essere qualcosa da cui sfuggire, o da controllare, o
da eliminare, al contrario può essere esplorata e conosciuta.
L’autoritratto è così uno strumento potente e terapeutico: il dialogo con il proprio io e con il mondo prende forma nell'espressione di un volto e di un corpo. E’ un approccio radicale che prende le distanze dall’attuale e diffusa tendenza della maggioranza delle persone a costruire una propria immagine omologata, riconosciuta e accettata dall'esterno, secondo modelli mediatici e pubblicitari.
Autoritrarsi è anche un modo per
fare esperienza del mito originale di Narciso e quindi dell'impossibilità di
afferrare il proprio volto e il proprio io se non come momento effimero di un processo,
che è quello della vita, in continuo divenire.
Stampe fotografiche di Fina Estampa - www.finaestampa.it
Soundesign per il video “Tredici” Mauro Martinuz - http://mauromartinuz.com/
Con la partecipazione di Albina Cerchiaro e Francesco Campagnaro.
La mostra rimarrà aperta fino al 15 novembre.