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Dal 3 luglio al 10 settembre 2013
Palazzo del Duca a Senigallia (AN)
ospita la mostra “La fotografia come arte: Nino Migliori e il Gruppo Misa”.
in occasione della consegna del Premio Ferroni Città di Senigallia a Nino Migliori,
uno dei nomi più prestigiosi della fotografia contemporanea.
Il percorso espositivo a Palazzo del Duca parte dalle
testimonianze del Gruppo Misa e fornisce una vasta documentazione
dell’opera di Nino Migliori, comprendendo anche alcuni capolavori a toni
alti che l’artista ha deciso di donare al Museo di Senigallia, andando
ad arricchire un patrimonio artistico e storico, che richiama
appassionati della fotografia e studiosi nazionali ed internazionali.
La mostrà è un tuffo nella fotografia italiana degli anni '50, in particolar
modo del Gruppo Misa (settore giovanile de La Bussola, gruppo istituito ufficialmente nell'aprile 1947) del quale hanno fatto
parte diversi fotografi diventati poi autori apprezzati in ambito
internazionale. Fotografie di Nino Migliori, Mario Giacomelli, Giuseppe
Cavalli, Ferruccio Ferroni, Piergiorgio Branzi, Silvio Pellegrini, Paolo Bocci,
Adriano Malfagna, Bruno Simoncelli, Riccardo Gambelli.
Giuseppe Cavalli continuò nella sua attività promozionale per una "fotografia artistica" improntata ai suoi stilemi (high-key,
geornetrismo, essenzialità della composizione), anche mediante una
intensa attività pubblicistica sull'estetica fotografica dispersa
soprattutto nelle riviste specializzate dei settore (Ferrania, Fotografia, La Bussola, Il Progresso fotografico, Vita fotografica italiana, Il Corriere fotografico).
Nel contempo, fondò e diresse un altro gruppo, il MISA di Senigallia
(1954), in cui confluirono molti giovani fotografi di talento, tra cui
Mario Giacomelli, Alfredo Carnisa, Piergiorgio Branzi, che però ben
presto si orientarono su linee di ricerca per molti aspetti piuttosto
lontane dalla poetica di Cavalli.
Il gruppo La Bussola ebbe notevole influenza in Italia, specialmente
negli ambienti fotoamatoriali, ma fu in effetti una "scuola" di estetica
fotografica aperta a tutti, anche tramite manifestazioni espositive e
pubblicazioni curate da questi fotografi "puristi", in continua
dialettica con i fotogiornalisti e i neorealisti, tra cui in prima fila i
membri dell'Unione fotografica, capeggiata da Pietro Donzelli.
Il catalogo della mostra, con testi critici di Carlo Emanuele Bugatti, Katiuscia Biondi Giacomelli e Roberto Maggiori, è stato pubblicato dalla casa editrice Quinlan che è nata alla fine del 2003 con l’intento di alzare il livello della discussione sulla fotografia e sui nuovi media di riproduzione audiovisivi.