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Le finestre di Bilbao: geometrie, forme e colori
Autore: Pippo Fichera
- Pubblicato il 17/08/14 - Categoria
Cultura Fotografica
“Le finestre di Bilbao: geometrie, forme e colori“ di Giuseppe Fichera
“Ogni colore, ogni materia vecchia o nuova porta con sé in modo più o meno palese, l’eco della propria storia”. (Ettore Sottsass, Scritto di notte, 2010)
Finestra, spazio definito e delimitato, cornice, elemento architettonico fatto di materia, infissi, vetri, pannelli; apertura in una parete verticale, limite fra interno ed esterno, luogo di confine e dello scambio esperienziale; elemento di protezione, passaggio di aria e luce per l’interno; elemento estetico formale, oggetto, geometria e colore dall’esterno. Il lavoro fotografico si addentra nelle continue variazioni dello schema geometrico di facciata, luogo in cui coesistono proporzioni e ritmi, funzioni ed estetica, continuità e discontinuità, densità e inconsistenza ed ancora, geometrie, texture e trasparenze. Un “mondo” di finestre racconta i luoghi di Bilbao che l’autore ha visitato. È un’esplorazione fotografica di sintesi, non una ricerca sistematica, non un voler costruire una tassonomia ma un ricercare nel viaggio spunti di riflessione. Il punto di vista, quasi sempre perpendicolare alla facciata, propone una contemplazione delle caratteristiche di superficie come elementi e texture lisci e piatti, se ne evidenzia la simmetria, la asimmetria o la massima libertà di composizione. A volte un punto di vista più laterale innesca sensazioni tattili evidenziando forme incassate o sporgenti, volumi in un movimento visivo tridimensionale. La qualità molteplice della luce contribuisce a variazioni sostanziali sull’immagine: quando molto intensa e laterale traccia ombre profonde che compartecipano, da elementi, alle geometrie di facciata; quando invece diffusa, porta appiattimento per l’assenza di ombre evidenziando formalismi e colori. Quando il materiale è lucido o specchiante, i riflessi mescolano la propria immaterialità alla materia reale circostante ed ecco si moltiplicano le percezioni, tante quante le frammentazioni della realtà, tali da rendere labile il confine tra reale ed immaginario.
Dire finestra è affermare l’esistenza di un dentro e di un fuori.
Le finestre-aperture completano la facciata-faccia di edifici dalle funzioni più varie, le finestre, come occhi curiosi e silenti si aprono e si chiudono seguendo i ritmi del giorno e della notte, le finestre, quando spalancate, “guardano curiose” il mondo dell’altro, la vita ed il vissuto personale di abitanti, passanti ignari. La fotografia di questo lavoro inquadra invece dall’esterno, l’autore sceglie di isolare scene non accessibili, fotogrammi come quadri appesi solo da osservare con curiosità lasciando allo spettatore esterno l’immaginare cosa succede dentro, al di là della finestra. Quante storie di interni celano avidamente le finestre?
Arch. Daniela Sidari
Docente di Fotografia