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Al momento in cui scrivo sono presente sulla nuova piattaforma di Google+ solo da pochi giorni. E’ in versione trial, non ho ancora provveduto a rimpolpare la rete di contatti, ragion per cui non mi è possibile analizzarne a fondo le potenzialità. Tuttavia, lasciando da parte per ora le considerazioni relative all’usabilità e alla possibilità di inserimento di fotografie senza compressione (di cui parlerò prossimamente), sono due al momento i plus che val la pena segnalare, e che riguardano soprattutto chi è solito promuovere la propria attività nel settore fotografico utilizzando i social network.
La prima, e ormai abbondantemente discussa da più parti, è la struttura a cerchi che permette di suddividere i nostri contatti a seconda degli interessi: un’opzione che, finalmente, ci favorirà nelle comunicazioni, perché consente di rivolgerci alla nostra rete in modo selettivo, decidendo cosa comunicare e a chi, prima di diffondere una notizia o aggiornamento di stato o un evento.
Un importantissimo passo in avanti rispetto a Facebook perché siamo noi a scegliere il target delle nostre comunicazioni, un concetto che dovrebbe essere alla base delle attività di chi fa comunicazione professionale (intesa come promozione delle proprie attività), la cui importanza però non sembra essere ancora percepita da chi provvede da sé a promuoversi tramite social network. Basta osservare molte bacheche di Facebook o Pagine di fotografi professionisti e noteremo l’alta presenza di post di segnalazioni professionali (eventi, vendita stampe, tutorial eccetera) misti ad aggiornamenti di stato tipo “Sto per scolare la pasta”. Non è esattamente un modo efficace di presentarsi a potenziali clienti, aziende o privati che siano. La struttura a cerchi di fatto “obbliga” a una pre-selezione del target, a meno di scelta consapevole e voluta di tenere mischiati lato personale e professionale.
La seconda e a mio avviso paragonabile a una “piccola” killer application per chi sarà in grado di capirla e utilizzarla al meglio, è una funzione presente nella nostra home di Google +: “Spunti” o “Sparks“. Che cos’è?
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